- 04/05/2023
- Posted by: Aurora
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La leishmaniosi è una patologia trasmessa da vettori, ovvero i flebotomi (pappataci) che, con una puntura, possono contagiare i cani e non solo.
Sono stati registrati casi di questa malattia infettiva in tutta Italia, ma alcune zone ne sono più soggette a causa delle condizioni climatiche favorevoli per la sopravvivenza del flebotomo.
La leishmaniosi può essere rilevata attraverso dei test diagnostici, come: i test molecolari, che rilevano il genoma del parassita sia in forma di promastigote che amastigote, e i test sierologici.
Talvolta, può capitare che i cani che risultano sieropositivi non siano effettivamente infetti o malati, grazie ad una loro resistenza.
Leishmaniosi: sintomi e interazione con il sistema immunitario
La Leishmaniosi impatta sul sistema immunitario. Una volta che il parassita viene inoculato nella cute del cane, la risposta immunitaria può alterarsi, andando a compromettere i sistemi di difesa.
In un cane in salute, inizialmente, non vedendo particolari cambiamenti si può pensare ad una resistenza al parassita, ma con l’aumentare dell’esposizione è possibile avere una risposta anticorpale. Il cane risulterà infetto ma senza alterazione dei parametri fisiologici.
Nel caso in cui nell’animale non ci sia più un sistema immunitario forte, si ha una risposta umorale che può provocare il verificarsi di sintomi e positività citologica.
Diagnosi per Leishmaniosi
La malattia infettiva è causata dal parassita Leishmania Infantum; quando non ci sono sintomi evidenti ma si pensa ad una probabile infezione bisogna verificare una serie di fattori, in primis se ci sono state le condizioni possibili di contagio ed esposizione al vettore.
Dopodiché, è importante ricercare tutte le sintomatologie potenzialmente legate: dimagrimento, crescita anomala delle unghie, anemia, dermatite, alterazione del pelo, lesioni attorno agli occhi…
Per quanto riguarda gli esami diagnostici, si devono ricercare alterazioni specifiche attraverso metodi diretti (ricerca del parassita) o indiretti (ricerca degli anticorpi).
- Test sierologici: che possono essere POC qualitativi o quantitativi ( più precisi e attendibili)
- Esami citologici:per analizzare le lesioni nodulari cutanee e ottenere risultati più sicuri.
- Test molecolari: come la RT-PCR che permette di individuare il genoma nel campione, prelevato soprattutto dal midollo osseo, dalla milza o dai linfonodi. È un esame che va abbinato ad altri test per avere uno screening certo.
Nei cani con titoli anticorpali medio-bassi è opportuno valutare se effettuare esami combinati per accertare che il cane sia effettivamente infetto e malato o per escludere altre patologie annesse.
Non esistono infatti dei protocolli ben definiti e standardizzati per monitorare la leishmaniosi, ma la sua analisi resta essenziale per controllare il progresso evolutivo dal punto di vista sintomatologico e infettivo.